LA SECONDA FASE DELLA MANIPOLAZIONE: AFFERRAMENTO

In questo articolo illustriamo in maniera più dettagliata la seconda fase della manipolazione: l’afferramento.

Gli afferramenti prensili comprendono la presa di forza e la presa di precisione.

La differenziazione delle prese avviene nel corso dello sviluppo. 

Durante la prima fase di vita l’afferramento è globale e la presa è digito palmare. 

Successivamente emerge la motricità intrinseca, la capacità di singolarizzazione delle dita e, quindi, la capacità di afferrare anche tramite una presa di precisione o una pinza (dopo i 9 mesi ). 

Gli oggetti morbidi, a meno che non sia presente una intolleranza percettiva per certi tipi di materiale, facilitano l’afferramento: in questo caso è l’oggetto ad adattarsi alla mano e non viceversa. 

Gli oggetti “duri”,che si differenziano per forme e dimensioni, permettono di valutare i differenti tipi di afferramento. 

In genere oggetti piccoli per la presa di precisione e oggetti più grandi con parti strette e lunghe (come manici) per la presa di forza.

Entrambe le componenti possono essere valutate e trattate in compiti in cui è presente un oggetto più grande da fissare con una presa di forza e oggetti più piccoli, ad esempio,da inserirvi all’interno, afferabili con una presa di precisione.( es. matrioska, cerbottana … ). 

Progredendo con l’età di sviluppo, per quanto riguarda il gioco causa effetto, per esempio il gioco del martello.

In questo caso lo strumento suggerisce un afferramento tramite presa di forza per utilizzare il martello, mentre i bastoncini di diverse tipologie di presa. Per infilarli o sfilarli dall’apposito foro risulta  più funzionale una presa di precisione con opposizione del primo dito.

Un’ulteriore caratteristica interessante di questo gioco è l’associazione di un suono diverso ad ogni pistoncino colpito. 

Le perline possono essere un buon oggetto per valutare l’afferramento, sia della perla che del filo. Invitano alla bimanualità e possono essere utili anche per la valutazione del rilascio della perla una volta infilata. 

Dopo i 3 anni possiamo iniziare a proporre giochi di costruzione, che in realtà possono essere utili anche per le componenti di trasporti e rilascio; ma per la valutazione delle componenti dell’afferramento risultano utili in quanto sono costruzioni composte da diverse grandezze. 

Le costruzioni tonde hanno la caratteristica di essere comprimibili e di medie dimensioni, tutti i pezzi sono di dimensione uguale questo facilita l’afferramento, permettendo una presa di forza. Si possono utilizzare anche prima dei 18 mesi perché si incastrano senza necessità di orientamento. 

Invece le costruzioni che iniziano a differenziarsi per grandezza consentono la valutazione di diverse modalità di afferramento (per incastrare tra loro i pezzi con le ruote è necessaria una presa di forza, per inserire i pezzi più piccoli tipo i finestrini o i sedili una presa di precisione), inoltre si possono scegliere diverse tematiche consentendo una evoluzione verso il gioco simbolico. 

Articolo scritto da:

Dott.ssa MARTINA BROGLIA

Fisioterapista

Specialista in Terapia Manuale Metodo MAITLAND®

Specialista in Rieducazione Posturale MEZIERES®

Specialista in Linfodrenaggio Manuale Metodo Vodder e Leduc

Specialista in Fisioterapia Pediatrica

Corresponsabile del progetto Fisiobimbo

Cofondatrice del Poliambulatorio Delta Medical Center