Reflusso o rigurgito? Il fisioterapista come può aiutare il mio bimbo?

Il reflusso gastro esofageo è molto frequente nei primi mesi di vita dei lattanti.

Il responsabile , se così si può dire , è del cardias ancora immaturo , una valvola interposta tra stomaco ed esofago che se perfettamente funzionante si apre coordinatamente alla deglutizione e si richiude per impedire la risalita del cibo nell’esofago.

Nei primi 4/5 mesi di vita questa valvola non riesce a garantire una tenuta perfetta e ciò che ne consegue è la classica boccata di latte. In merito a questo è importante sottolineare la differenza tra rigurgito e reflusso :

il rigurgito è asintomatico , si manifesta a breve distanza dalla poppata , durante o dopo il ruttino ed il latte si presenta nella stessa forma in cui è stato somministrato al bambino , mentre nel reflusso gastroesofageo il latte rigurgitato dal bambino si presenta cagliato e di odore acre e frequentemente la fuoriuscita è molto più abbondante e violenta rispetto al rigurgito e avviene a distanza maggiore dalla poppata , altre volte si presenta in maniera silente , cioè senza il rigurgito di cibo , ma comunque con la risalita del succo gastrico che darà sintomi dolorosi al bambino ed in questo caso sarà più difficile da diagnosticare.

Proprio a causa dell’acidità provocata dalla risalita dei succhi gastrici e del cibo che l’esofago si infiamma dando dolore al bambino che inizierà a manifestare il suo disagio in diversi modi.

Alcuni dei segni più frequenti per riconoscere questa patologia sono :

  • Boccate di latte consistenti e di odore acre
  • Difficoltà nel farlo mangiare
  • Difficoltà a dormire , agitazione
  • Pianto , lamento o posizione inarcata con la schiena quando cercate di metterlo in posizione sdraiata
  • Respiro affaticato
  • Raffreddori frequenti
  • Tosse notturna

Dopo un’accurata diagnosi medica e terapia farmacologica se necessario, in che modo posso aiutare il vostro bambino?

L’intervento manuale del fisioterapista specializzato è un trattamento non invasivo per il bambino e completamente indolore.

Il trattamento agisce su diverse strutture : La base del cranio (occipite) per diminuire le tensioni sul nervo vago che innerva lo stomaco e ne consegue che anche solo una compressione prolungata durante il parto ne predispone una disfunzione , la zona toracica alta per le connessioni anatomiche con l’esofago e la zona addominale per lavorare direttamente sullo stomaco ed il diaframma.

Un efficiente trattamento manuale in sinergia con delle buone abitudini quotidiane per la  postura del bambino , possono in breve tempo portare all’eliminazione della sintomatologia e quindi ad una migliore qualità di vita del bambino e dei suoi genitori.