La scelta di fare il Neonatologo ed il Pediatra è nata da un insieme di situazioni e considerazioni.

Per la professione di mio padre, ho iniziato a vivere a Roma 2 anni prima della maturità, tra l’altro presa alla scuola Francese.  Avrei voluto fare Veterinaria, facoltà  però mancante tra le varie discipline dell’Ateno Romano. Ho quindi iniziato Medicina con l’idea di trasferirmi poi a Perugia facendomi riconoscere gli esami fatti. Ma la vita mi ha un pò preso la mano. Ho fatto i primi 2 anni di medicina in 1 in quanto la preparazione della maturità scientifica Francese mi ha agevolata.  Al terzo anno dovevo iniziare il praticantato in un reparto … ma dove andare? La “cosa” che più si avvicinava al mondo degli animali era il neonato:  essere “non parlante”, animato principalmente da riflessi, senza infrastrutture né condizionamenti…

La neonatologia e la rianimazione neonatale sono stati importanti nella mia formazione professionale.  Il gestire situazioni di emergenza, il fronteggiare malattie importanti, lo stare vicino a genitori in difficoltà, mi ha insegnato ad essere forte, sicura, decisa, dolce e sempre pronta ad aggiornarsi e mettersi in discussione.

Sempre più spesso mi veniva chiesto, con mia profonda gioia, di continuare a seguire il cammino dei piccoli dimessi dal’Ospedale, nella loro crescita e nella loro vita. E cosi la Pediatria è stata la seconda Specializzazione che ho affrontato, perché nulla deve essere improvvisato.

Ma i piccoli crescono e devono affrontare l’Adolescenza, ed io con loro ho affrontato la terza Specializzazione in Adolescentologia.

Oggi, dopo 25 anni, affronto seguo accompagno tanti piccoli ed i loro genitori, nella “camminata” verso la maggiore età, cercando di aiutarli nelle piccole e grandi difficoltà che il quotidiani li fa affrontare, cosi come nelle gioie e nei successi!