La storia di Paola

Voglio raccontarvi la storia di Paola, una bimba nata prematura alla 28 esima settimana di gravidanza. Come tutti i prematuri soprattutto a quest’età gestazionale Paola e i suoi genitori hanno trascorso molti mesi in ospedale in terapia intensiva neonatale (TIN). Alla nascita pesava poco meno di 1 kg e la sua situazione di salute era estremamente delicata e precaria, come la maggior parte di bimbi in TIN è stata intubata per favorire la respirazione e alimentata artificialmente attraverso sondino naso-gastrico. La degenza in terapia intensiva limita purtroppo il contatto con mamma e papà che è di fondamentale importanza, ma nonostante tutte le difficoltà dopo 3 mesi Paola sta bene, ha affrontato insieme ai suoi genitori tutte le difficoltà e pesa 2,3kg e può finalmente andare a casa. Al momento della dimissione Paola non riporta alcun deficit motorio o cognitivo degno di preoccupazione, se non quelli tipici di un prematuro, nel senso, non potevamo pretendere da lei che facesse i movimenti di un bimbo di tre mesi, perché in realtà al momento della dimissione Paola aveva “compiuto appena le 39 settimane di gestazione”, quindi era in grado di fare quello che può una bimba nata a termine.

Paola giunge alla mia osservazione dopo circa due mesi dalla dimissione su consiglio del pediatra. Alle visite di controllo la circonferenza cranica ha una curva di crescita più lenta rispetto alla norma e presenta una plagiocefalia ed inoltre ha difficoltà ad alimentarsi per dei problemi di suzione.

I dismorfismi cranici che presenta Paola sono molto frequenti nei prematuri a causa delle posizioni che spesso sono vincolate in TIN per il passaggio dei cateteri, per alimentazione e ventilazione ed essendo le ossa craniche del bambino molto “morbide” si adattano a tutte le pressioni alle quali viene sottoposto frequentemente, portando asimmetrie. Anche i problemi di suzione sono correlati alla prematurità, è un riflesso che purtroppo non possono stimolare immediatamente con l’allattamento al seno o artificiale come i bambini nati a termine.

Con Paola abbiamo iniziato un lungo percorso mirato alla correzione della plagiocefalia al fine di stimolare una crescita armonica di cranio e viso, oltre che per un fattore estetico soprattutto per una componente funzionale di naso, orecchie, occhi e migliorare la suzione, attraverso tecniche di terapia manuali assolutamente indolori. Paola inoltre presenta sempre la stessa posizione con la testa ruotata a sinistra, per correggere questo atteggiamento oltre ad aver lavorato con tecniche di dolce allungamento e tecniche posturali ho insegnato ai suoi genitori alcuni semplici esercizi da inserire durante l’accudimento e il gioco in modo da favorire a Paola il più possibile posizioni corrette durante la giornata. Il nostro percorso insieme si è protratto fino al compimento di 1 anno di età, con una frequenza che nel corso dei mesi si è andata sempre più dirandando fino a vederci una volta ogni venti giorni. In questo modo sono riuscita ad accompagnare questa bimba fino ad importanti traguardi motori, come rotolamento, posizione quadrupedica, gattonamento e i primi tentativi di stazione eretta, continuando ad interagire con esercizi che i genitori hanno continuato a proporre durante la crescita.  Paola oggi ha tre anni e mezzo e non ha riportato fortunatamente nessun ritardo o difficoltà cognitiva e motoria, ha recuperato tutte le difficoltà incontrate nei primi mesi di vita.